Storia
La storia del mulino ebbe inizio nel 1938 quando Felicita Carrera Ottino vi fece installare due macine, già precedentemente in uso e provenienti dal vicino paese di Donato. In tempo di guerra il mulino ha rivestito un ruolo importante per il sostentamento sia degli abitanti di Magnano e dintorni sia per i partigiani. Per questa ragione Felicita (la Mugnaia) fu minacciata e letteralmente messa al muro dai soldati tedeschi.
Il mulino fu portato avanti dal figlio Giovanni e dalla moglie Olivia che, nonostante le difficoltà e i sacrifici, lo mantennero attivo fino alla metà degli anni ‘80. Seguirono poi lunghi anni di decadenza del mulino.
A partire dal 2014, dopo una lunga e attenta ristrutturazione dello stabile e delle macine, Pietro Ottino (figlio di Giovanni) è tornato a macinare con l’aiuto del figlio Ludovico, rientrato dall’estero per affiancare il padre nell’impresa.
La macinazione si svolge secondo i metodi di un tempo, con un’attenta selezione della materia prima, per offrire un prodotto di alta qualità. Attualmente il mulino conta due macine in funzione per la produzione di svariate farine ideali per la preparazione della tradizionale polenta, ma anche per la panificazione e la pasticceria.
Pietro e Ludovico
Ottino
Qui nel Vecchio Mulino il passato e il presente si vogliono incontrare, trovando in Pietro e Ludovico la volontà e il piacere di raccontare e far rivivere in chiave moderna un'arte fondamentale per la vita dell’uomo.